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Pubblichiamo alcuni nuovi contributi al dibattito sul ruolo dei porti italiani.

 

 

Ravenna crocevia dei traffici di armi per Israele?

Le inchieste di «Altreconomia» e le segnalazioni dei lavoratori confermano quello che Weapon Watch ha più volte pubblicato e sostenuto anche in incontri pubblici: nel porto di Ravenna la violazione di leggi e trattati riguardanti il commercio di armamenti è provata da molti episodi, a partire dal primo registrato nel maggio 2021 […]

 

La farsa delle opere pubbliche di guerra

comportamenti dei rappresentanti eletti ha trovato due recenti e macroscopiche applicazioni da parte del governo Meloni, perfettamente adatte a questo clima politico in cui la “sicurezza” è parola-chiave che apre ogni porta […]

IL NUOVO MODELLO DI SVILUPPO DEL PORTO DI GENOVA: AUMENTO DEI TRAFFICI COMMERCIALI? NO, RIDOTTO A UN ARSENALE MILITARE PUR DI SPENDERE SOLDI PUBBLICI
Non ci sarà solo il ponte sullo Stretto, anche la nuova diga foranea del porto di Genova contribuirà – nei desiderata del Governo – a coprire le spese militari che l’Italia s’è impegnata in sede Nato a portare al 5% del Pil, una quota delle quali (1,5%) potrà essere rappresentata da infrastrutture a valenza anche militare. […]

CRONACHE


Segnaliamo qui un articolo di Gianni Alioti, uscito l’8 giugno 2025 su «SettimanaNews», a cui l’autore ha aggiunto una post-fazione aggiornata agli avvenimenti più recenti.

 

Chi boicotta le armi di Israele?

 


 

Segnaliamo inoltre, per la loro rilevanza, due comunicati sindacali: il comunicato congiunto delle RSU di Leonardo-siti di Varese, pubblicato il 4 giugno 2025; e il comunicato dell’RSU/Esperti Fiom dello stabilimento Avio Aero di Rivalta.

 


 

Uno strano sbarco nel porto di Genova: potrebbe un elemento del quadro che si sta prefigurando, con le basi americane in Italia pronte a ricevere e smistare quantitativi sempre più grandi di armamenti e munizioni.

 


La RASSEGNA STAMPA è aggiornata al 15 luglio 2025. Vai ai nuovi contenuti pubblicati dai media

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