ARMI E TECNOLOGIE MILITARI ALL’EGITTO. UN FLUSSO IN FORTE CRESCITA ATTRAVERSO IL PORTO DI TRIESTE, CITTÀ DOVE VISSE E STUDIÒ GIULIO REGENI

Dal 2013 al 2020 il governo italiano ha autorizzato vendite di armamenti militari all’Egitto per 2 miliardi e 33 milioni di euro, di cui 1.862,9 milioni di euro (92%) nei soli anni 2019 e 2020. Le due ultime Relazioni governative relative alla legge 185/1990 indicano che in effetti l’Egitto è diventato il primo destinatario di armi di produzione italiana.

In particolare le Relazioni riferiscono dell’autorizzazione nel 2019 per 32 elicotteri di Leonardo (24 AW149 e 8 AW189) e nel 2020 per due fregate FREMM di Fincantieri. Entrambe le autorizzazioni, però, si sono di fatto trasformate in ben più consistenti trasferimenti di tecnologie e attrezzature militari, che hanno coinvolto anche aziende non appartenenti ai due gruppi pubblici italiani.

Nell’autorizzazione per circa 871 milioni di €, sono compresi anche trasferimenti di apparecchiature avanzate, quali radio V/UHF e satellitari, crittografi a sostituzione di algoritmo e generatori di chiavi, ricetrasmittenti ad alta frequenza, radar Gabbiano T20, apparecchi per la visione notturna, protezioni balistiche e contromisure, razziere a 7 tubi da 70 mm, apparati di bombardamento (di fabbricazione Aerea Spa), nonché decine di migliaia di pezzi di ricambio e decine di anni/uomo per addestramento e manutenzione.

La vendita delle due fregate FREMM per 990 milioni ha comportato anche l’autorizzazione per il trasferimento di circa 320 item aggiuntivi, in larga parte riferiti a materiale tecnologicamente avanzato sia di produzione Leonardo Spa che di aziende francesi e consorzi italo-francesi (Thales DMS, Consorzio G.E.I.E. EuroTorp, Sofresud, MBDA, Consorzio SIGEN).

I primi tre elicotteri della maxi-commessa del 2019 sono stati consegnati nel settembre 2020; altri due AW149 (numeri di serie 49066 e 49067) nel dicembre 2020, in ritardo a causa della pandemia.

Un elicottero Leonardo AW149 in volo di collaudo nei dintorni di Malpensa, dicembre 2020. La livrea è quella utilizzata dall’Aeronautica egiziana.

La prima fregata FREMM – ribattezzata “Al-Galala” – è stata consegnata il 23 dicembre 2020 nei cantieri del Muggiano a La Spezia; la seconda nell’aprile 2021.

La collaborazione militare Italia-Egitto è integrata da periodiche autorizzazioni per servizi di manutenzione e addestramento. Nell’agosto 2020 il Ministero della Difesa ha rilasciato un nulla osta di 5 milioni di € valido tre anni. Nel 2017 ne aveva rilasciati tre, ciascuno del valore di 5 milioni di € e validità di tre anni.

In un suo comunicato, la Rete italiana Pace e Disarmo ha riportato la notizia che si prevedono ulteriori «forniture da parte dell’Italia all’Egitto di altre quattro fregate, 20 pattugliatori, unitamente a 24 caccia multiruolo Eurofighter e 20 aerei addestratori M346 ed altro materiale militare del valore tra i 9 e gli 11 miliardi di euro» e per questa ragione ha rinnovato al Governo la richiesta di sottoporre all’attenzione delle Camere l’intera questione delle esportazioni di sistemi militari all’Egitto.

Al di fuori dei materiali soggetti alla legge 185/1990, negli ultimi vent’anni l’Italia ha esportato in Egitto 230 milioni di armi leggere e munizioni (leggere e pesanti), di cui praticamente la metà nei soli ultimi due anni (rilevazione Istat: gennaio 2020-settembre 2021).

La quasi totalità di questi materiali “non militari” sono partiti da Trieste. Nello stesso periodo, da Trieste verso l’Egitto si sono registrate notevoli esportazioni di materiale tecnologico apparentemente non militare in gruppi merceologici in precedenza insignificanti o modesti (“Computer e unità periferiche”, “Apparecchiature per le telecomunicazioni”, “Strumenti e apparecchi di misurazione, prova e navigazione; orologi”), esportazioni in realtà tutte riconducibili alla consegna delle due fregate e alle tranche di anticipi contrattuali versate dal governo egiziano.

Recenti rivelazioni di stampa hanno reso noto che tra il 2018 e il 2019 la polizia italiana ha addestrato le forze di polizia egiziane.

Il capo della Polizia italiana Franco Gabrielli al Cairo, nel marzo 2018, al lancio dell’International Training at Egyptian Police Academy (Itepa), programma per l’addestramento di 360 funzionari della polizia egiziana.

Nel novembre 2021 l’azienda a capitale pubblico Fincantieri – con sede centrale a Trieste – ha partecipato come headline sponsor a EDex, fiera internazionale delle armi che si tiene al Cairo ogni due anni. Erano presenti anche MBDA e Hensoldt (entrambe partecipate da Leonardo al 25%), rispettivamente come sponsor platinum e bronze.

P.S. Si tenga conto di queste date. Nel luglio 2013 il presidente eletto egiziano Mohamed Morsi venne deposto da un colpo di stato militare. Giulio Regeni scomparve il 25 gennaio 2016 al Cairo. Nessun processo contro i suoi assassini si è tenuto in Egitto, quello cominciato in Italia nell’ottobre 2021 non può procedere perché gli imputati egiziani sono irreperibili. Il 7 febbraio 2020 al Cairo è stato arrestato Patrick Zaki: liberato 22 mesi dopo, è tuttora in attesa di processo.